Intervista ad Andrea Mascetti: Arte & Cultura, la vision e le priorità di Fondazione Cariplo

Andrea Mascetti

La cultura salverà il mondo e pure il Pil. L’avvocato Andrea Mascetti, coordinatore della commissione Arte e cultura di Fondazione Cariplo, spiega come in un’intervista a “L’Ordine” pubblicata lo scorso 27 marzo: “Nel 2020 la filiera culturale italiana valeva 84,6 miliardi di euro, ovvero il 5,7% del valore aggiunto, capace di attivare più di 230 miliardi (i dati sono del rapporto annuale di fondazione Symbola e Unioncamere, “Io sono cultura 2021″). Detto in altre parole, la cultura spinge il Pil in realtà”.
Nell’intervista, Andrea Mascetti si sofferma in particolare sulle linee strategiche di intervento della Fondazione Cariplo in materia di Beni Culturali: dal 1991 sono 35.000 le iniziative sostenute in questo ambito per un impegno complessivo di oltre 3 miliardi. “Noi, come Fondazione Cariplo, facciamo filantropia nella misura in cui aiutiamo chi offre dei servizi culturali analizzando la realtà contemporanea”, sottolinea e aggiunge come “un esempio chiaro” sia il bando “Per il libro e la lettura”: una novità che al contempo è anche “la risposta a un’esigenza di un Paese, l’Italia, che purtroppo è uno dei Paesi europei in cui si legge meno”. L’iniziativa, nata per andare incontro alle fasce più giovani della popolazione, propone la lettura come pratica quotidiana cui viene invitata una sempre più ampia base sociale: “Anche perché Cariplo vuole lavorare sulla formazione culturale garantendo a quante più persone possibile di accedere alla cultura, nella convinzione che questo possa ridurre sensibilmente la diversificazione sociale ed economica. Tutto questo inizia proprio dai libri”.
Il bando “La bellezza ritrovata” attesta invece l’impegno di Fondazione Cariplo nel cercare di creare attraverso progetti e finanziamenti “nuove sintesi comunitarie proprio tramite i servizi culturali”: il bando citato da Andrea Mascetti si propone in particolare di ripristinare la bellezza “nascosta”. In molte comunità del nostro Paese, conosciuto in tutto il mondo proprio per la sua grande bellezza, si trovano ancora “piccole e grandi mostruosità frutto di interventi antropici irrispettosi della bellezza del paesaggio circostante”: l’obiettivo dell’iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo è quindi di “recuperare e aprire a questa bellezza, coinvolgendo le comunità in processi di tutela e ripristino di questi paesaggi deteriorati da manufatti incoerenti e invasivi, restaurando il portato emotivo dei luoghi delle nostre città e dei nostri territori”.
Ma come “fare” economia con la cultura e rendere sostenibile il patrimonio culturale Italiano? Nell’intervista, Andrea Mascetti evidenzia come Fondazione Cariplo stia lavorando molto per contribuire alla formazione di futuri professionisti della cultura: “Abbiamo contribuito per esempio a spostare la Scuola di restauro di Botticino a Milano. Il tema della formazione dei giovani in un ambito come il restauro è fondamentale per il rilancio della cultura, così come tutti gli altri corsi di formazione di tecnici e operatori dei beni artistici e culturali”. La cultura diventa sostanzialmente anche economia: “Ci sono migliaia e migliaia di persone che lavorano nella cultura e nei servizi legati alla cultura, è davvero un mondo infinito. Stiamo ragionando anche con realtà come il Teatro alla Scala o le Gallerie d’Italia, che hanno realizzato un master proprio per la gestione del patrimonio artistico. La cultura dunque dà lavoro, dà reddito e crea una grande filiera economica che, di fronte alla perdita di capacità di altri settori, dovrebbe diventare un centro nevralgico dell’Italia di oggi”. Non solo: in quest’ottica Fondazione Cariplo si propone anche come suggeritrice di buone pratiche: “La nostra speranza è che i progetti di questi bandi vengano accolti e fatti propri anche dalle istituzioni come strumenti attivi, innescando così una politica diffusa su queste questioni”.