Emergenza sanitaria e Organismi di Vigilanza: un approfondimento dello Studio Legale guidato da Andrea Mascetti

La gestione dell’epidemia da COVID-19 ha investito numerosi aspetti tecnico-giuridici, interessando le attività e il ruolo degli Organismi di Vigilanza. Di questi aspetti e delle relative conseguenze sui Modelli Organizzativi, si è occupata l’Avvocato Monica Alberti, dello Studio Legale guidato da Andrea Mascetti, in un recente articolo pubblicato sul sito dello Studio.

In questo contesto, spiega l’approfondimento, si profilano ipotesi di responsabilità penale, diretta o indiretta, di soggetti apicali e loro sottoposti con inevitabili conseguenze anche in relazione alla responsabilità amministrativa degli Enti a cui appartengono. Ci sono diverse situazioni che assumono una nuova rilevanza nel particolare momento che stiamo vivendo: si parla, ad esempio, di reati contro la pubblica amministrazione in materia di procedure di gara semplificate, della prosecuzione dell’attività, dell’eccesso di ammortizzatori sociali, dei reati informatici legati al c.d. smart working, ecc.

Il rischio di contagio da COVID-19 riguarda la totalità delle attività economiche. È importante sottolineare come ai sensi dell’art. 42 del D.L. n° 18 del 17.03.2020, l’infezione da Coronavirus contratta “in occasione di lavoro” costituisca infortunio ai sensi del D.Lgs. 81/08 con tutte le conseguenze che ne derivano. Viste queste premesse, ci si trova di fronte a un nuovo rischio biologico che impone una valutazione specifica e l’adozione di misure di prevenzione dei reati adeguate e precise.

L’approfondimento pubblicato dallo Studio Legale di Andrea Mascetti si sofferma quindi dettagliatamente sui compiti e sui contributi che ogni Organismo di Vigilanza è chiamato a svolgere in questo momento così particolare. L’emergenza non determina l’aggiornamento di un Modello già idoneo ed efficace, ma è evidente la necessità di un focus particolare sui rischi connessi al contagio. Vanno intensificati (anche attraverso videoconferenze) le comunicazioni e le riunioni per lo scambio di informazioni sull’evolversi della situazione. L’Organismo di Vigilanza va informato anche in caso di sospensione dell’attività o sulla presenza di personale sintomatico o positivo.