Andrea Mascetti: “Nel salotto del collezionista”, la rassegna a cura di Fondazione Cariplo per promuovere il mecenatismo lombardo

Si terrà dal 3 ottobre al 31 gennaio 2021, a Varese, la rassegna intitolata “Nel salotto del collezionista. Arte e Mecenatismo tra Otto e Novecento”, un grande appuntamento artistico che ospita capolavori di Francesco Hayez, Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Giacomo Balla e Adolfo Wildt. L’evento è promosso da Fondazione Cariplo insieme a Fondazione Comunitaria del Varesotto e al Comune di Varese, con il fine di valorizzare i numerosi mecenati lombardi che, a cavallo tra Ottocento e Novecento, hanno dato vita a un florido sviluppo economico, sociale e culturale nel territorio. L’iniziativa è la decima e ultima tappa del progetto Open, un tour di eventi espositivi per la promozione del patrimonio artistico di Fondazione Cariplo.
“Nei tempi dello sradicamento, questo progetto di Fondazione Cariplo riporta l’attenzione all’arte e alle comunità dove questa fiorì o ne trasse linfa vitale o anche dove fu solo occasione di fuggevoli incontri”, ha commentato Andrea Mascetti, Coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo. L’appuntamento rappresenta dunque un grande evento artistico in cui i visitatori sono protagonisti di “un sapiente percorso filologico nella storia della nostra Lombardia e nelle vicende umane, personali o imprenditoriali, che composero un mosaico di relazioni e apparizioni straordinarie”, ha proseguito il Coordinatore. La rassegna rende omaggio alla vivacità dello spirito imprenditoriale e culturale degli illustri mecenati lombardi, il cui impegno lascia ancora oggi una forte testimonianza sia nella moderna fisionomia di Varese, sia nella nascita di organismi filantropici e preziose collezioni d’arte. Aperta dal martedì alla domenica negli orari 9.30-12.30 e 14-18, la mostra ospita più di 70 capolavori, tra cui dipinti, sculture, oggetti d’arte decorativa e archeologici. “I numerosi eventi che accompagneranno la mostra”, ha concluso Andrea Mascetti, “condurranno infine i visitatori in ulteriori campi di gioco dove il filo rosso delle nostre identità storiche si fonderanno con la bellezza”.