Per il Presidente di Finlombarda Andrea Mascetti “il turismo alpino rappresenta uno degli asset principali per lo sviluppo economico della nostra regione sia d’estate, sia d’inverno”. In queste parole si riflette il valore dell’operazione che la società finanziaria di Regione Lombardia ha portato avanti insieme a Banca Sella e Rsi S.r.l. con l’obiettivo di rilanciare e rendere più attraente il comprensorio sciistico invernale della Val di Scalve e aumentare le attività escursionistiche.
Il finanziamento per un importo del valore complessivo pari a 6 milioni di euro e una durata di 17 anni è stato siglato da Istituto per il Credito Sportivo, nel ruolo di lead arranger, Finlombarda e Banca Sella con Rsi S.r.l.: assistito dalla garanzia concessa dal Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva gestito da Istituto per il Credito Sportivo, permetterà a Rsi S.r.l. di rilanciare la competitività e attrattività di “Colere Ski Area 2200” che si estende dai 1.100 ai 2.200 metri, con circa 20 km di piste e tre impianti di risalita.
La società che nell’ambito della procedura di gara indetta dal Comune di Colere (BG) si è aggiudicata la concessione per la progettazione, costruzione, manutenzione e gestione del comprensorio sciistico investirà le risorse finanziarie nella realizzazione di impianti di risalita più moderni e veloci. Tra gli interventi è prevista l’installazione di una cabinovia a dieci posti e di una seggiovia a sei posti, il riposizionamento della seggiovia biposto Capanno, la revisione completa della triposto Corna Gemelle. In programma anche un tapis roulant per il campo scuola, da concludersi entro l’inizio della stagione invernale 2023-2024.
“Siamo lieti di aver partecipato al finanziamento in pool del comprensorio sciistico di Colere”, ha commentato in merito il Presidente di Finlombarda Andrea Mascetti: il finanziamento è stato concesso anche grazie al contributo di Regione Lombardia pari a 4,5 milioni di euro. La competitività dei nostri territori, ha rimarcato infine, “passa anche dalla valorizzazione di quei fattori indispensabili per un turismo montano di successo”.